Il Selenio

Il Selenio è un elemento chimico appartenente al sesto gruppo della tavola periodica, numero atomico 34 e simbolo Se. Possiede attività chimica e proprietà fisiche somiglianti a zolfo e tellurio; è un semi-metallo che può esistere in due forme allotropiche: la più famosa è una polvere rossa amorfa, un materiale cristallino rosso, ed un metallo di forma cristallina grigia chiamato selenio metallico. Quest’ultima forma è un ottimo conduttore di elettricità, meglio alla luce che al buio, ed è usato nelle fotocellule. Il selenio, come la maggioranza dei suoi composti, è tossico e risulta cinque volte più velenoso dell’arsenico. Questo minerale è, però, di fondamentale importanza per la salute umana: è un oligoelemento essenziale per le principali vie metaboliche, essendo il selenio un componente essenziale della glutatione perossidasi, e svolge un ruolo primario nel sistema di difesa antiossidante dell’organismo, risultando indispensabile per la prevenzione delle malattie negli esseri umani.

Gli studi epidemiologici indicano un'associazione tra basso livello di selenio nutrizionale e aumento dei rischi di cardiomiopatia, malattia cardiovascolare e carcinogenesi in varie parti del corpo. È stato considerato il ruolo della supplementazione di selenio nella prevenzione e nel trattamento delle patologie correlate all’AIDS. Le Selenoproteine, scoperte nelle cellule di mammifero, sono molto importanti per vari motivi:

  • difesa antiossidante del corpo;
  • funzione degli ormoni tiroidei;
  • funzione del sistema immunitario, in particolare l'immunità cellulare;
  • formazione degli spermatozoi;
  • funzionamento della ghiandola prostatica.

I composti organici del selenio, principalmente L-selenometionina, generalmente sono riconosciuti come sicuri ed efficaci forme di supplementazione di selenio. L’esposizione a selenio avviene prevalentemente attraverso il cibo, l’acqua, il suolo o nell’aria qualora le concentrazioni di questo elemento siano sufficientemente elevate. Questo non ci deve sorprendere perché il selenio si presenta naturalmente nell’ambiente ed è molto diffuso. Il selenio alimentare proviene da noci, cereali, carne, funghi, pesce e uova; in particolare, il fungo Shiitake (Lentinula edodes) è ricco di questo minerale e, proprio per questo motivo, viene utilizzato per la corretta funzionalità della ghiandola tiroidea. La dose giornaliera consigliata di selenio, dal punto di vista nutrizionale, è stimata dai 50 ai 200 microgrammi. Si possono verificare anche casi da avvelenamento da selenio, qualora sia presente in concentrazioni troppo elevate, provocando irritazione della mucosa e stanchezza. Questo si verifica a causa dell’attività dell’uomo: la combustione del petrolio, l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi che lo contengono, l’inquinamento delle falde e le discariche possono provocare una concentrazione molto alta di selenio che può essere molto dannosa per l’organismo.