Micoterapia e depurazione primaverile secondo Freeland

La depurazione primaverile, prevenire reazioni allergiche, immunitarie e metaboliche con la micoterapia

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Quando le temperature si alzano improvvisamente, la vita si rinnova assieme alla natura che ci circonda. I ritmi della natura dettano che il nostro metabolismo si risvegli di colpo, dopo il lungo letargo. È il momento per cominciare un programma terapeutico di depurazione profonda. L’esperienza e gli studi dell’istituto micoterapico (IMI) ci suggeriscono come avvalerci dei funghi per disintossicarci e recuperare le forze.

Per il nostro organismo il cambio di stagione è il momento che meglio si presta alla depurazione dalle tossine nutrizionali e ambientali che abbiamo accumulato durante l’inverno e che contribuiscono ad appesantirci.
Le tossine provengono dall'ambiente, dallo stile di vita moderno, da eccessi alimentari quali il consumo frequente di carni, caffè, dolci e da cibi grassi che contribuiscono ad esaurire le nostre riserve energetiche. Inoltre, i resti di alcuni farmaci, come quelli antibiotici, provocano infiammazione e formazione di muco, depositandosi nei tessuti connettivi di tutto il corpo. Il nostro fisico si sforza di riequilibrare l’acidosi causata da accumuli tossici e di muco, servendosi di oligoelementi e sali minerali.
In questo periodo dell’anno, le sensazioni di pesantezza, svogliatezza e lo stato di esaurimento nervoso sono, dunque, riconducibili alla deplezione delle nostre riserve nutrizionale e soprattutto di sali minerali.

 

Come recuperare le forze e la vitalità con i funghi medicinali.

Ogni giorno siamo esposti a numerose tossine e sostanze estranee al nostro corpo. Da un lato, si tratta di sostanze prodotte dal nostro metabolismo fisiologico (endotossine), dall'altro, si tratta di sostanze estranee assorbite dall’ambiente circostante (esotossine). Se il corpo è come una "discarica" che non elimina adeguatamente tossine e altri prodotti di scarto, ci sentiamo stanchi e apatici, sbadati e demotivati e le nostre facoltà si riducono drammaticamente.

I funghi medicinali sono naturalmente ricchi di sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno per sentirci perfettamente in forma dall'alba al tramonto. Questi funghi contengono quantità significative di vitamine, minerali, oligoelementi, amminoacidi e polisaccaridi che servono ad aumentare le nostre riserve energetiche e a stimolare l’escrezione di sostanze di scarto per una depurazione efficace e mirata al cambio di stagione.

Tutti i funghi medicinali sono così efficaci nella disintossicazione anche grazie al contenuto di enzimi digestivi che degradano ogni sostanza nociva. Alcuni funghi sono specifici per distinte funzioni delle vie di eliminazione digestive, urinarie e delle ghiandole sudorifere.

 

Eliminare le sostanze di scarto con la micoterapia La capacità di recupero dell'organismo

Il corpo sovraccarico di tossine, non rimane passivo, bensì allestisce delle contromisure nel tentativo di ridurre la gravità oppure di disinnescare il pericolo di intossicazione. Se le tossine non fossero eliminate, si depositerebbero in quantità sempre maggiori negli spazi extracellulari. Si rischierebbe di entrare in un circolo vizioso: maggiori le quantità di sostanze nocive introdotte, minore è la capacità fisiologica di depurazione, le quali, con il tempo, permetterebbero l’accumulo di tossine.
Tuttavia, l’interconnessione di tutti i sistemi fisiologici rende l’accumulo di sostanze tossiche dannoso per l’intero organismo che sviluppa malattie croniche degenerative.
"La malattia non è altro che il tentativo della natura di espellere vigorosamente la materia nociva per proteggere l’ammalato." Questa affermazione di Thomas Sydenham, un medico inglese del 17° secolo, illustra l’importanza di evitare di sopprimere le reazioni fisiologiche, rafforzando le funzioni di detossificazione. Quando un organo di eliminazione non è più in grado di svolgere la propria funzione, i rifiuti vengono deviati verso uno sbocco supplementare. Se la deviazione è bloccata, le sostanze nocive devono essere deviate altrove, provocando disturbi ulteriori.

 

Le sostanze disintossicanti della natura – I funghi medicinali tonificano e disintossicano in modo completamente naturale

I funghi medicinali sono supportati da una lunga lista di azioni terapeutiche scientificamente provate. La loro efficacia nel trattamento e nella prevenzione sanitaria è confermata da numerose sostanze nutritive e farmacologiche importanti. Le sostanze considerate più attive nei funghi medicinali sono i ?-glucani, le strutture di proteoglicani composte da ?-glucani e i triterpeni.

 

La gliconutrizione, gli zuccheri della “guarigione”

Parlando di “zucchero”, il pensiero naturalmente si poggia immediatamente sullo zucchero raffinato, ma ci sono zuccheri e zuccheri! Gli zuccheri contenuti nei funghi medicinali sono "zuccheri essenziali", la cosiddetta gliconutrizione svolge un ruolo importante nell'interazione delle nostre funzioni fisiologiche. Ad esempio, il Reishi contiene innanzitutto polisaccaridi composti da glucosio, galattosio, mannosio, tracce di xilosio e fruttosio. Pertanto è importante conoscere l’utilità fisiologica di "zuccheri essenziali" differenti tra loro. Questi sono strumenti intelligenti di rinnovamento tissutale tramite interazioni a livello cellulare. Essi sono necessari anche nella produzione di citochine che riducono l'infiammazione, la glicemia e i trigliceridi, la soppressione di reazioni allergiche e tumorali, la stimolazione della memoria e delle capacità di apprendimento. In generale, questi sono gli zuccheri per eccellenza per la loro capacità di fornire energia al nostro corpo.

 

Come sostenere l'apparato emuntore

Nella medicina tradizionale cinese (MTC), i funghi medicinali posseggono organo-tropismo, cioè un’affinità di azioni fisiologiche per determinati organi. Il corretto impiego, secondo l’organo-tropismo dei funghi medicinali, può, quindi, tonificare il funzionamento di reni, fegato, polmoni, colon oppure del sistema linfatico. Sappiamo che quando l'apparato emuntore funziona adeguatamente, si può degradare oppure eliminare ogni tipo di sostanza nociva.
Il fungo Reishi, il Ganoderma lucidum L., ha uno spiccato organo-tropismo del fegato. Si tratta dell’organo che maggiormente metabolizza le sostanze da detossificare. Il fegato è anche responsabile dell’equilibrio e della trasformazione della maggiorparte delle sostanze che il corpo deve neutralizzare oppure ricostruire per poterle riciclare. Le sostanze naturali contenute nel Reishi contribuiscono a rafforzare il fegato e a metterlo in condizione di resistere ad ogni tipo di pressione. Il Reishi contiene acido ganoderico-R, una sostanza appartenente alla famiglia fitochimica dei triterpeni che svolge un’attività epatoprotettiva importante. Il Reishi è inoltre consigliabile in tutti i casi di stanchezza, svogliatezza, riduzione dell’iniziativa e nella sindrome d’affaticamento cronico, poiché la stanchezza cronica è il segnale d’allarme del fegato, il quale filtra il sangue e favorisce l'escrezione delle tossine liposolubili.
Il fungo Hericium, Hericium erinaceus L. contiene erinacina, un triterpene che promuove lo sviluppo sano della mucosa gastrointestinale riducendo ogni lesione sulla parete epiteliale delle mucose delle membrane digestive. L'integrità della mucosa gastrointestinale fornisce una barriera protettiva contro ogni tipo di sostanza tossica, microbica e patogena prodotta dal metabolismo. Il fungo medicinale Hericium è interessante anche per migliorare reazioni allergiche e intolleranze alimentari o i disturbi della flora intestinale in seguito a somministrazione antibiotica. Poiché un ambiente intestinale equilibrato è importante per l'intero organismo, l’Hericium è un ottimo coadiuvante nella terapia basica volta a ridurre stati di acidosi sistemica.
La Medicina Tradizionale Cinese (TCM) dimostra che il Polyporus, Polyporus umbellatus L., attiva il sistema linfatico nell’eliminazione della ritenzione idrica. La funzione linfatica è particolarmente importante per affrontare i livelli elevati di inquinamento ambientale odierni. Questo fungo dovrebbe sempre far parte di una terapia di detossificazione della circolazione linfatica. Gli stati infiammatori sono spesso caratterizzati da gonfiori che suggeriscono disturbi del sistema linfatico. Il metabolismo epatico, il cui compito è di rendere le tossine idrosolubili, non può garantire adeguatamente la salute della rete linfatica, senza liberare al contempo tutti gli “scarichi” in tutte le vie di eliminazione fisiologica.
Gli studi hanno dimostrato che la somministrazione di funghi medicinali, come Shiitake, Reishi e Coriolus, aumenta la sintesi di glutatione nell'organismo e, il quale accresce la capacità detossificante del corpo. Il glutatione si trova nella maggior parte delle cellule, è un antiossidante efficace che sostiene le vitamine C ed E contro i radicali liberi. Il glutatione è in grado di legare tossine di metalli pesanti, solventi e pesticidi, rendendole idrosolubili ed eliminabili attraverso l'urina oppure liposolubili ed eliminabili attraverso la bile.
Si deve anche supporre che gli organi di eliminazione non riescano sempre a neutralizzare il carico eccessivo di tossine, derivate dall'eccesso di cibi che alterano l'equilibrio acido-basico fisiologico. Gli acidi in eccesso, tuttavia, sono incorporati nei tessuti connettivi e articolari, provocando tensioni, disturbi reumatici oppure, spesso, un accumulo di acido urico nelle articolazioni del piede oppure nelle ginocchia, causando la gotta. I funghi medicinali, tra i quali lo Shiitake che dimostra particolare efficacia, ci assistono nella riduzione dell’acido urico e del colesterolo nocivo
Il Cordyceps, a sua volta, facilita l'escrezione di tossine idrosolubili attraverso i reni, sostiene questi organi ed è considerato, per questo motivo, energizzante. Il Cordyceps, inoltre, accelera la rigenerazione, stimola il sistema immunitario, agisce come afrodisiaco e promuovere la performance sportiva. Durante l'esercizio fisico, il Cordyceps e il Reishi migliorano sia la respirazione polmonare aerobica, aumentando l’ossigenazione e l'esalazione di anidride carbonica, sia la respirazione cellulare anaerobica, la quale contribuisce all'eliminazione di sostanze di scarto e riduce, così, l’acido lattico.
Il degrado catabolico di tossine e impurità utilizza vitamine del gruppo B e amminoacidi importanti. I funghi medicinali forniscono tutti gli amminoacidi essenziali e sono ricchi di molte vitamine del gruppo B.

Fonti:

      • Josef P 2007: „Heilende Zucker: Gesund durch Glykonährstoffe“. VAK Verlags GmbH.
      • Bianchi I 2008: Moderne Mykotherapie“, Hinkel Druck.
      • Schmaus F 2010: „Die Natur als Apotheke nutzen – Heilen mit Pilzen“. NK Druck und Medien.
      • Christopher V 1997: „Die Entgiftung des Körpers“. Heyne Verlag.
      • Hartmut H 1997: „Lehrbuch der biologischen Medizin: Grundregulation und Extrazelluläre Matrix“. Hippokrates-Verlag.
      • Pischinger A: „Das System der Grundregulation: Grundlagen einer ganzheitsbiologischen Medizin“. Karl F. Haug Fachbuchverlag

 

La metabolizzazione delle sostanze esogene - come si disintossicano?:

Siamo esposti a numerose tossine e sostanze nocive. Da un lato, vi sono sostanze derivate dal metabolismo del nostro organismo (endotossine), dall'altro , vi sono sostanze estranee assorbite dall'ambiente circostante (esotossine). Quest'ultime includono, per esempio, farmaci, pesticidi, erbicidi, plastica, coloranti, detergenti e solventi quali acetone ed etanolo. Tali impurità possono essere lipofiliche (liposolubili, non-polari) o idrofiliche (solubili in acqua, polari).
Le tossine liposolubili sono modificate chimicamente durante la prima fase (fase 1) del metabolismo epatico, affinché possano essere trasportate come sospensioni biliari all'intestino, oppure possono essere rese idrosolubili durante la seconda fase (Fase 2) del metabolismo epatico, dove determinati intermediari metabolici le legano per renderle eliminabili nell'urina attraverso i reni.
In natura, vi sono anche altre sostanze estranee che sono solubili in acqua e che possono, quindi, essere eliminate direttamente dai reni, senza dover passare prima attraverso le trasformazioni metaboliche epatiche.
Alcuni enzimi del nostro corpo hanno la funzione di attivare le fasi 1 e 2 del metabolismo epatico di detossificazione, cosiddetto xenobiotico. I funghi medicinali possono contenere uno oppure entrambi gli enzimi di attivazione del metabolismo epatico. La Fase 1, cosiddetta di funzionalizzazione, converte sostanze contaminanti liposolubili mediante reazioni fisiologiche di ossidazione, riduzione, idrolisi oppure idratazione. I gruppi funzionali sono introdotti nella molecola apolare. Questa è la preparazione per la Fase 2 di coniugazione, poiché le molecole si legano ad altre sostanze come il glutatione, il solfato oppure i composti amminici. Questi composti permettono l’escrezione delle sostanze esogene, dopo averle rese idrofiliche, attraverso i reni. La coniugazione con il glutatione è una delle reazioni più essenziali.
Fase 1: Gli enzimi sono le mono-ossigenasi, le quali coinvolgono principalmente il citocromo P450
le ossidasi (laccasi), le perossidasi, le deidrogenasi e le ossidoreduttasi. Poiché essi catalizzano la reazione con sostanze esogene, questa fase può includere la neutralizzazione di radicali liberi. Se i meccanismi antiossidanti del corpo sono sovraccarichi, i radicali liberi possono danneggiare le funzioni cellulari. Fase 2: La coniugazione nella Fase 2 è, perciò, fondamentale per assicurare che questi intermediari reattivi si leghino e possano essere eliminati. D'altronde, è essenziale sostenere la neutralizzazione dei radicali liberi.

Il contenuto enzimatico dei funghi medicinali

I funghi medicinali sono efficaci sia per il loro contenuto enzimatico, sia per la loro capacità di attivare gli enzimi fisiologici che influiscono fortemente sul metabolismo xenobiotico epatico.
Gli enzimi che attivano la Fase 1 sono presenti in tutti i funghi che degradano la lignina (marciume bianco). La lignina è una sostanza solida che costituisce la lignificazione delle cellule delle piante. La lignina costituisce dal 20 al 30 percento della massa secca di piante legnose. I funghi sono gli unici organismi in grado di degradare la lignina per il loro contenuto enzimatico. Le specie che degradano la lignina sono Auricularia, Auricularia polytricha L., Agaricus blazei Murrill, Agaricus brasiliensis L., Coriolus, Coriolus versicolor L., Reishi, Ganoderma lucidum L. Reishi, Maitake, Grifola frondosa L., Hericium, Hericium erinaceus L., Shiitake, Lentinula edodes L. e Polyporus, Polyporus umbellatus L.. Oltre alla lignina che è contenuta in tutti i funghi, l’ABM contiene monoossigenasi, enzimi della Fase 1 del metabolismo xenobiotico che partecipa alla biosintesi degli ormoni steroidei e degli acidi biliari.
Le laccasi costituiscono ossidasi, le quali si trovano solo nelle specie Hericium e Pleurotus. Le laccasi come enzimi della Fase 1 del metabolismo xenobiotico, contribuiscono a ridurre lo stress ossidativo, il carico virale e svolgono anche un ruolo importante nella degradazione delle tossine ambientali come i PCB e le diossine. Le ossidoriduttasi sono presenti in tutti i funghi che degradano la lignina. La glutatione-disolfuro reduttasi si trova nelle specie di ABM, Hericium, Pleurotus e Polyporus.
Il sistema antiossidante del corpo stesso è attivato dagli enzimi propri del corpo umano, i quali sono stimolati dal glutatione dei funghi medicinali, come vedremo più in dettaglio nel seguito.

Stimolare il glutatione con i funghi medicinali
La glutatione-perossidasi ha la funzione, non solo di partecipare nella forma di glutatione S-transferasi alla Fase 2 del metabolismo xenobiotico epatico, ma anche di contribuire a legare i metaboliti reattivi che insorgerono durante la Fase 1.
L’antiossidante endogeno più importante è il glutatione ridotto (GSH). Grazie alla sua struttura chimica, il GSH può facilmente perdere un elettrone e, quindi, produrre radicali liberi. Così anche il GSH stesso si ossida e diventa un potenziale radicale libero. Affinché il glutatione ossidato non diventi reattivo, si lega alla glutatione-perossidasi di un altro glutatione ossidato e forma il disolfuro di glutatione (GSSG). La glutatione-reduttasi catalizza il GSSG inerte, il quale ritorna ad essere GSH reattivo. Il corpo umano può produrre GSH anche dagli aminoacidi cisteina e glicina e acido glutammico. Un aumento dello stress ossidativo causa un aumento di GSSG nel corpo e, di conseguenza, una minor protezione dai radicali liberi delle sostanze ossidanti.
Ancora una volta osserviamo l'efficacia dei funghi medicinali nell'attivazione degli enzimi del sistema glutatione-perossidasi endogeno.
I polisaccaridi nelle glicoproteine del Reishi possono stimolare l’enzima glutatione-transferasi (GST) della Fase 2, la quale lega i metaboliti della Fase I del sistema xenobiotico epatico per eliminarli per via renale. Le specie Pleurotus medicinali (Pleurotus ostreatus L. e Pleurotus eryingii L.) sono in grado di attivare la glutatione-reduttasi endogena, attivando quantità ancora maggiori di GSH inerte.
La glutatione-perossidasi non è presente solo nelle specie medicinali di Pleurotus, ma nel fungo Cordyceps (Cordyceps sinesi L.) e nei polisaccaridi dello Shiitake e del Coriolus. Così, il glutatione ossidato è reso innocuo e il sistema glutatione endogeno svolge un ruolo importante come sistema antiossidante.

Un enzima antiossidante endogeno

I composti ossigenati inorganici principalmente presenti nel metabolismo umano sono i radicali di superossido. Essi si formano soprattutto nella Fase 1 del metabolismo xenobiotico. I radicali di superossido sono resi inoffensivi dall'enzima fisiologico superossido-dismutasi (SOD) e, assieme all'enzima catalasi, essi trasformano il perossido di idrogeno in acqua e ossigeno (acqua ossigenata). L’enzima SOD svolge un ruolo importante nella senescenza, nella gestione del sovraccarico tossinico, di tumori e dei morbi di Alzheimer e di Parkinson.
La catalasi (ossido-reduttasi perossido di idrogeno) è un’enzima antiossidante presente nel citoplasma dei perossisomi (organelli) della maggior parte delle cellule che respirano ossigeno (cellule i cui meccanismi di autoriparazione sono ancora funzionali). Le catalasi, sono infatti, particolarmente presenti nel plasma di epatociti, nelle cellule renali e all'interno degli eritrociti. e questi enzimi sono tra i substrati più veloci che esistono. I funghi ci assistano anche in questo. Gli enzimi SOD sono attivato dai funghi Auricularia polytricha, Cordyceps sinensis, Coriolus versicolor, Pleurotus ostreatus, Ganoderma lucidum (Reishi), Lentinula edodes (Shiitake). Anche le catalasi sono stimolate data da funghi, es. Pleurotus ostreatus e Lentinula edodes (Shiitake).
Inoltre, alcuni funghi sono stati esaminati per il loro contenuto di SOD e catalasi. I funghi sono perfettamente adatti per attivare la catabolizzazione enzimatica e la rimozione delle tossine. Gli enzimi sono facilmente denaturati a temperature superiori di 40°C. Per questo motivi, la lavorazione dei funghi deve avvenire a temperature adeguate.
Le capacità antiossidanti dell'organismo non devono essere sopraffatte da una disintossicazione eccessiva. Abbiamo visto che l'iperattivazione della Fase 1 può avere un impatto negativo, se essa deve neutralizzare troppi radicali liberi. Ciò sottolinea l'importanza dell'interazione di enzimi antiossidanti e disintossicanti, e quanto sia importante il supporto di entrambe le funzioni contemporaneamente. Dato che i funghi supportano anche sistema antiossidante fisiologico endogeno, anche quest’ultimo è attivato dal loro impiego.
È stato constatato che alcuni metaboliti secondari fitochimici sono in grado di rallentare una fase 1 troppo veloce e velocizzare una Fase 2 troppo lenta del metabolismo xenobiotico. Così, un afflusso di radicali liberi eccessivo può essere prevenuto. Inoltre, le vitamine del gruppo B e gli amminoacidi svolgono un ruolo importante nello smaltimento di tossine e impurità. I funghi contengono tutti gli amminoacidi essenziali e sono ricchi di vitamine del gruppo B.
Ha senso, dunque, integrare nella dieta all'inizio di un programma di disintossicazione, sostanze antiossidanti come gli OPC in combinazione con la Vitamina C per impedire reazioni di detossificazione indesiderate in coloro che sono più predisposti allo stress ossidativo. E' facile che si verifichino episodi di nausea, diarrea, stanchezza, vertigini o mal di testa, i quali possono essere alleviati od eliminati con i funghi medicinali.

Come i funghi sostengono gli organi escretori

Alcuni funghi sono specialmente organo-tropici. Il Reishi è affine al fegato, depura la circolazione sanguigna e facilita l'escrezione di sostanze liposolubili, spesso tossiche. Il fungo Hericium sostiene la rigenerazione delle mucose gastrointestinali, riducendo la permeabilità delle pareti intestinali e il riassorbimento di sostanze nocive nel sangue. Le specie Pleurotus agiscono come prebiotici, nutrendo e favorendo la colonizzazione di batteri intestinali sani (bifidobatteri e lattobacilli). Il fungo Polyporus è drenante del sistema linfatico, favorendo il trasporto di tossine solubili in acqua e negli acidi grassi e la loro escrezione. Il Cordyceps a sua volta favorisce l'escrezione renale. Durante la detossificazione, è importante dedicare il tempo necessario al movimento, bere adeguatamente e semplicemente rilassarsi.
NB: Gli effetti descritti si basano sull'assunzione di funghi in toto. Per la strategia più adeguata al vostro caso è importante seguire i consigli di un Professionista adeguatamente formato in micoterapia.

Fonti:

•Prof. Dr. med. Ivo Bianchi: “Moderne Mykotherapie”. Hinckel Druck, 2008
•Franz Schmaus: „Die Natur als Apotheke nutzen – Heilen mit Pilzen“. NK Druck und Medien, 2010
•Martin, Michael: „Labormedizin in der Naturheilkunde“. Elsevier Verlag, 2006
•Kim H. S., Kacew S., Lee B. M.: „In vitro chemopreventive effects of plant polysaccharides (Aloe barbadensis, Lentinus edodes, Ganoderma lucidum, Coriolus versicolor)“. Division of Toxicology, Sungkyunkwan University, Korea, 1999
•Jun L., Mei Z., Yuan C.: „Reversal of inhibition of reactive oxygen pecies on respiratory burst of macrophages by polysaccharides from Coriolus versicolor“. Department of Biochemistry, Guang Zhou, China, 1993
•Reverberi M., et al.: „Antioxidant enzymes stimulation in Aspergillus parasiticus by Lentinula edodes inhibits aflatoxin production“, Di partimento di Biologia Vegetale, Rome, Italy, 2005
•Cornelius, C:.“Comparative Enzyme Analysis…“
MRL-Newsletter Juli 2009.