Reishi - Ganoderma lucidum
Nome scientifico: Ganoderma lucidum. Cresce nelle boscose e umide province costiere della Cina, e preferisce i ceppi marcescenti di castagno, quercia e altre latifoglie. Ha un lucido aspetto laccato; ha il cappello a forma di rene sul quale compaiono spore che lo fanno sembrare carta vetrata.
È definito il re della medicina erboristica e molti erboristi lo considerano superiore al ginseng.
STORIA
Il nome con il quale il Reishi è conosciuto dà un’idea di quanto esso sia riverito in Cina e Giappone. Gli antichi cinesi lo chiamavano Ling zhi, che significa “pianta dello spirito”. È stato chiamato il “fungo dei mille anni”, “il fungo della potenza spirituale” e “il fungo dell’immortalità” perché si ritiene che favorisca la longevità. Reishi è il nome con il quale è conosciuto in occidente e deriva dal Giapponese. Il nome latino è Ganoderma lucidum, dove “gan” significa lucido, “derma” pelle e “lucidum” brillante.
Esistono notizie sul suo impiego in Cina fin da vari secoli prima di Cristo. Ha una storia documentata in Medicina Tradizionale Cinese e Giapponese di oltre 2000 anni, ma ci sono segni del suo utilizzo che risalgono ad oltre 4000 anni fa. La farmacopea del 16º secolo, Pen T’sao Kang Mu, così descrive gli usi del Reishi: ”… influisce positivamente sull’energia vitale, sul Qi del cuore …, aumenta la capacità intellettuale e potenzia la memoria …”. È stato chiamato il “re delle erbe medicinali” tanto che molti erboristi lo considerano superiore al leggendario ginseng.
LA LEGGENDA DEL REISHI
Il Reishi ha una storia pittoresca. Secondo la leggenda, i sacerdoti taoisti del primo secolo d.C. furono i primi a sperimentarlo. Sembra che lo includessero in pozioni magiche che assicuravano longevità, eterna giovinezza e immortalità. All’epoca, essi praticavano l’alchimia ed erano noti per lanciare incantesimi e preparare strane misure. Erano considerati maghi o stregoni; secondo gli standard moderni potrebbero essere definiti ciarlatani. Ma non dimenticate che l’alchimia fu l’inizio della chimica, e gli sciamani, che curavano i malati evocando la forza della natura, furono i primi medici. Una poesia del filosofo del primo secolo Wang Chung così commenta l’uso dei funghi da parte dei preti taoisti nel tentativo di raggiungere uno stato superiore di coscienza:
Prendono dosi di germi d’oro e di giada
e mangiano il frutto migliore del purpureo fungo poliporo.
Cibandosi di ciò che è germinale, i loro corpi diventano lievi,
ed essi sono capaci di trascendenza spirituale.
Il Reishi occupò il posto d’onore nel più antico trattato medico della Cina, il Classico sulle Radici di Erbe del Contadino Divino, compilato intorno al 200 d.C. In tipico stile cinese, il trattato divide i 365 ingredienti che descrive in tre categorie: superiori, medi e accettabili. Nella prima, il Reishi è in cima all’elenco, prima del ginseng. Per appartenere alla categoria superiore, un ingrediente deve avere potenti qualità medicinali e non produrre effetti nocivi o collaterali se assunti per lunghi periodi. Ecco quanto afferma il libro a proposito del Reishi: il gusto è amaro, la sua energia atmosferica neutra; non è tossico. Cura l’accumulo di fattori patogeni nel torace. È buono per il Qi della testa, incluse le attività mentali. Tonifica la milza, aumenta la saggezza, migliora la memoria, impedendoti di dimenticare. Se assunti per lunghi periodi alleggerisce il corpo, e tu non diventerai mai vecchio. Allunga gli anni. Ha potere spirituale e sviluppa lo spirito, rendendoti simile agli immortali. La fama del Reishi come “fungo dell’immortalità” giunse all’orecchio dell’imperatore Ti della dinastia Chin circa 23 secoli fa. L’imperatore allestì una flotta di navi governate da 300 uomini forti e 300 bellissime donne, ai quali ordinò di dirigersi verso Oriente, dove si pensava che il Reishi crescesse, e tornare con il fungo. Le navi colarono a picco durante una tempesta. Secondo la leggenda, i naufraghi approdarono su un’isola, fondando una nuova nazione. Quell’isola, spiega la storia, è il Giappone.
Nel Pen T’sao Kang Mu (“La grande farmacopea”), un testo del XVI secolo, il compilatore Le Shih-chen dice del Reishi: “Influisce positivamente sull’energia vitale, o Qi del cuore, curando l’area del petto e giovando a coloro che hanno i muscoli del torace contratti. Assunto per molto tempo, l’agilità del corpo cesserà, e negli anni si allungheranno come quelli degli Esseri Immortali”.
Nell’arte cinese, il Reishi è simbolo di buona salute e lunga vita. Immagini del fungo si trovano su porte, architravi, arcate e ringhiere in tutte le residenze imperiali nella Città Proibita e nel Palazzo d’Estate. Spesso la storia parla di un Reishi inciso nello scettro usato nelle cerimonie ufficiali. Una veste di seta dell’imperatore mostra un pesco, nuvole e, in primo piano, un Reishi.
Per il popolo, l’immagine del fungo era usata come portafortuna o talismano. In disegni a inchiostro, arazzi e dipinti, a volte i soggetti indossano ornamenti o gioielli di giada a forma di Reishi. Kuan Yin, la dea cinese della guarigione e della compassione, è talvolta raffigurata con un Reishi in mano. Alcuni credono che la pianta della resurrezione della famosa fiaba del “Serpente Bianco” sia questo fungo. Nel racconto, noto a tutti i bambini cinesi e soggetto di opere liriche e canzoni, la Dama Bianca viaggia fino al lontano monte Kunlun per procurarsi la pianta e riportare in vita il marito. Dimostrando il suo amore per il defunto ottiene l’erba, e l’uomo risorge.
CARATTERISTICHE GENERALI
Il Reishi è un fungo parassita e saprofita, non commestibile per il suo gusto amaro e la consistenza legnosa. È annoverato tra le 10 sostanze terapeutiche naturali più efficaci esistenti. In Cina e in Giappone viene considerato il fungo dell’immortalità. Viene utilizzato sotto forma di polvere, in decotti acquosi, in estratti alcoolici o in capsule, per le sue spiccate proprietà farmacologiche. L’habitat naturale del Reishi sono le province umide della costa della Cina, dove contribuisce al decadimento di ceppi o tronchi di castagno, di quercia e di altri alberi a foglie larghe. In Giappone cresce su vecchi alberi di prugna. Ha una forma che ricorda quella del rene e, una volta raccolto, non deperisce né perde la sua forma o lucentezza. Le spore a maturazione appaiono sulla superficie dandogli un aspetto di carta vetrata. Il Reishi può avere sei colori:
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- Rosso – akashiba
- Bianco – shiroshiba
- Blu – aoshiba
- Nero – kuroshiba
- Giallo – kishiba
- Porpora – murasakishiba
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Sulla base dei colori nella tradizione sono stati anche differenziati i possibili utilizzi, ma la specie con maggiore azione benefica sull'organismo è l'akashiba cioè quella rossa. In molti commercializzano prodotti contenenti Ganoderma lucidum, ma questi hanno una scarsa o nulla azione a livello fisiologico.
COMPONENTI GENERALI DEL REISHI
Il Ganoderma lucidum contiene principalmente proteine, grassi, carboidrati e fibre. La varietà coltivata artificialmente ha un contenuto comunque simile al tipo selvatico. Diversi lavori scientifici, in modo concorde, hanno riportato la composizione del fungo estratto, espressa in % nel seguente modo: folin-positivo (68,9%), glucosio (11,1%), proteine (7,3%), elementi minerali (10,2%) (di cui potassio, magnesio e calcio sono i principali componenti). Tuttavia, vi sono differenze, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, nella composizione chimica del fungo, che dipendono dal ceppo, dal processo di estrazione e dalle condizioni di coltura.
SOSTANZE BIOATTIVE
Dal corpo fruttifero di Ganoderma lucidum sono stati isolati circa 4000 composti bioattivi, tra cui circa 140 triterpeni/terpenoidi, oltre 200 tipi di polisaccaridi e glicoproteine, nucleotidi, cerebrosidi, ergosteroli, acidi grassi, proteine con specifiche attività, peptidi ed elementi in tracce. Tra i minerali è importante notare la presenza di Germanio in elevate quantità, che spiega molti dei suoi effetti sulla salute.
Contiene:
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- Sali minerali: Ferro, Zinco, Rame, Manganese, Magnesio, Potassio, Calcio, Germanio
- Vitamina B in particolare folina
- 17 amminoacidi tra cui tutti gli essenziali
- Polisaccaridi costituiti da: glucosio, galattosio, mannosio con tracce di xilosio e fucosio
- Beta-glucani e alfa-glucani
- Steroli precursori ormonali
- Sostanze ad attività anti istaminica
- Adenosina
- Triterpeni
- Acido Lucidenico
- Acido Ganodermico
- Acido Genolucido
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STUDI SCENTIFICI
Sul Reishi sono stati effettuati numerosissimi studi scientifici, sia preclinici che clinici, in quanto gli sono stati riconosciuti molteplici effetti farmacologici. A oggi tuttavia mancano studi clinici che permettano di attribuire una validità scientifica agli utilizzi del fungo e alla loro efficacia, ma ci si aspetta che, data la mole di studi in corso da parte della medicina occidentale, questa situazione cambi a breve. Negli ultimi dieci anni il Ganoderma è stato utilizzato per studi preclinici e clinici pubblicati in riviste internazionali peer-reviewed.
PER ALTRE INFO SU QUESTO FUNGO:
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- Ganoderma Lucidum - Reishi
- Attività del Reishi
- Generalità sul Ganoderma lucidum
- Componenti del Ganoderma lucidum
- Componenti Minori del Ganoderma lucidum
- Effetto immunomodulante del Reishi
- Azione Epatoprotettiva del Ganoderma lucidum
- Reishi e Chemioterapia
- Azione Antiallergica del Reishi
- Azione Benefica del Reishi in caso di IPB
- Azione del Ganoderma sulla Telomerasi
- Studio Università su Cordyceps e Reishi
- Fungo Reishi per la salute della Tiroide
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FONTI
Stefania Cazzavillan (2011) – FUNGHI MEDICINALI, dalla tradizione alla scienza – NUOVA IPSA EDITORE
Ivo Bianchi (2008) – MICOTERAPIA – NUOVA IPSA EDITORE
Georges M. Halpern – I FUNGHI CHE GUARISCONO – EDIZIONI IL PUNTO D’INCONTRO
Ivo Bianchi (2013) – Il Fungo dell’Immortalità – MOS MAIORUM EDIZIONI
CONVALIDAZIONI SCIENTIFICHE
- Trattamento della Tiroidite con Reishi
- Cellular and Physiological Effects of Ganoderma lucidum (Reishi).
- Reishi or Ling Zhi (Ganoderma lucidum)
- The immunomodulating effects of Ganoderma lucidum (urt.: Fr) P. Karst (Ling Zhi, reishi mushroom)(Aphyllophoromycetidae)
- A lectin from mycelia of the fungus Ganoderma lucidum
- A Phase I/II Study of a Ganoderma lucidum (Curt.: Fr.) P. Karst. Extract (Ganopofy) in Patients with Advanced Cancer.
- A phase I/II study of ling zhi mushroom Ganoderma lucidum (W. Curt.:Fr.) Lloyd (Aphyllophoromycetideae) Extract in patients with type II diabetes mellitus.
- A prospective, randomized, double-blind, placebo-controlled study of the platelet and global hemostatic effects of Ganoderma lucidum (Ling-Zhi) in healthy volunteers
- Anti-allergic constituents in the culture medium of Ganoderma lucidum.(I) Inhibitory effect of oleic acid on histamine release
- Anti-allergic constituents in the culture medium of Ganoderma lucidum. (II). The inhibitory effect of cyclooctasulfur on histamine release
- Anti-androgenic activities of Ganoderma lucidum
- Anti-angiogenic and inhibitory activity on inducible nitric oxide production of the mushroom Ganoderma lucidum
- Anti-hepatitis B activities of ganoderic acid from Ganoderma lucidum.
- Anti-inflammatory and Anti-nociceptive Activities of Ganoderma lucidum Occurring in South India.
- Anti-inflammatory triterpenoids from mysterious mushroom Ganoderma lucidum and their potential possibility in modern medicine.
- Anti-tumor and immunoregulatory activities of Ganoderma lucidum and its possible mechanisms
- Antiherpetic activities of various protein bound polysaccharides isolated from Ganoderma lucidum.
- Antiinflammatory triterpenoids and steroids from Ganoderma lucidum and G. tsugae.
- Antiperoxidative, anti-inflammatory, and antimutagenic activities of ethanol extract of the mycelium of Ganoderma lucidum occurring in South India
- Carboxymethylation of a polysaccharide extracted from Ganoderma lucidum enhances its antioxidant activities in vitro
- Cardiovascular effects of mycelium extract of Ganoderma lucidum: inhibition of sympathetic outflow as a mechanism of its hypotensive action
- Effect of Ganoderma lucidum on the activities of mitochondrial dehydrogenases and complex I and II of electron transport chain in the brain of aged rats.
- Effects of Ganoderma lucidum (Leyss ex Fr) Karst compound on the proliferation and differentiation of K562 leukemic cells
- Effects of Ganoderma lucidum Polysaccharide on CYP2E1, CYP1A2 and CYP3A Activities in BCG-Immune Hepatic Injury in Rats
- Effects of Ganoderma on aging and learning and memory ability in senescence accelerated mice.
- Enhancement of repair of radiation induced DNA strand breaks in human cells by Ganoderma mushroom polysaccharides.
- Free radical scavenging of Ganoderma lucidum polysaccharides and its effect on antioxidant enzymes and immunity activities in cervical carcinoma rats.
- Ganoderic acid T from Ganoderma lucidum mycelia induces mitochondria mediated apoptosis in lung cancer cells.
- Ganoderma lucidum (‘Lingzhi’) and short-term biomarker response to supplementation
- Ganoderma lucidum (Lingzhi), a Chinese medicinal mushroom: biomarker responses in a controlled human supplementation study
- Ganoderma lucidum and its pharmaceutically active compounds
- Ganoderma lucidum extracts inhibit growth and induce actin polymerization in bladder cancer cells in vitro
- Ganoderma lucidum mycelium and spore extracts as natural adjuvants for immunotherapy.
- Ganoderma lucidum polysaccharide peptide reduced the production of proinflammatory cytokines in activated rheumatoid synovial fibroblast.
- Ganoderma lucidum polysaccharides can induce human monocytic leukemia cells into dendritic cells with immuno-stimulatory function.
- Ganoderma lucidum polysaccharides enhance the function of immunological effector cells in immunosuppressed mice
- Ganoderma lucidum polysaccharides in human monocytic leukemia cells: from gene expression to network construction
- Ganoderma lucidum, un hongo con propiedades inmunoestimulantes
- Ganoderma: A therapeutic fungal biofactory
- Hepatoprotective effects of Ganoderma lucidum peptides against D-galactosamine-induced liver injury in mice
- Hypoglycemic effect of Ganoderma lucidum polysaccharides.
- Inhibition of lipid peroxidation and oxidative DNA damage by Ganoderma lucidum
- Lucidenic acid O and lactone, new terpene inhibitors of eukaryotic DNA polymerases from a basidiomycete, ganoderma lucidum.
- Lucidenic acids P and Q, methyl lucidenate P, and other triterpenoids from the fungus Ganoderma lucidum and their inhibitory effects on Epstein-Barr virus activation.
- Possible mode of action of antiherpetic activities of a proteoglycan isolated from the mycelia of Ganoderma lucidum in vitro .
- Psychoneuroimmunological effects of morphine and the immunoprotection of Ganoderma polysaccharides peptide in morphine-dependent mice
- Safety and efficacy of Ganoderma lucidum (lingzhi) and San Miao San supplementation in patients with rheumatoid arthritis: a double-blind, randomized, placebo-controlled pilot trial
- Suppressive effects of Ganoderma lucidum on proliferation of peripheral blood mononuclear cells.
- The anti-tumor effect of Ganoderma Lucidum is mediated by cytokines released from activated macrophages and T lymphocytes.
- The dual roles of Ganoderma antioxidants on urothelial cell DNA under carcinogenic attack.
- Triterpenes from the Spores of Ganoderma lucidum and Their Inhibitory Activity against HIV-1 Protease
- Two mushrooms, Grifola frondosa and Ganoderma lucidum, can stimulate cytokine gene expression and proliferation in human T lymphocytes
- Effect of Ganoderma lucidum polysaccharides on intestinal mucosal immune system in H22 liver cancer bearing mice