La Lovastatina

La lovastatina è una statina naturale presente nel fungo Pleurotus ostreatus (fungo ostrica) e nel risso rosso fermentato e viene utilizzata, assieme all’esercizio fisico e al corretto regime alimentare, per il controllo dei livelli di colesterolo nell’organismo. È possibile trovare questa molecola in diversi preparati farmaceutici utili per controllare l'ipercolesterolemia, ma che devono essere sempre associati a un corretto regime alimentare e all'esercizio fisico.

Questa sostanza naturale ha un peso molecolare pari a 404.53964 g/mol e ha formula bruta C24H36O5.

Il colesterolo è uno sterolo sintetizzato dalle cellule del nostro corpo ed è indispensabile in quanto mantiene la fluidità della membrana plasmatica, viene converto in bile nel fegato e funziona anche nel trasporto intracellulare, nella segnalazione cellulare e nella conduzione nervosa.

È sintetizzato attraverso un processo molto complesso che inizia dal mevalonato e termina con la conversione, dopo 19 fasi, del lanosterolo a colesterolo. Viene trasportato nel sangue da due lipoproteine: LDL e HDL. LDL è la lipoproteina a bassa densità, anche detta colesterolo cattivo, e ha la funzione di trasportare il colesterolo ai tessuti del nostro organismo e provoca l’accumulo di colesterolo nei vasi sanguigni. HDL, invece, è la lipoproteina ad alta densità, anche detta colesterolo buono, e porta il colesterolo al fegato, riducendo i livelli dello stesso nel sangue. Un equilibrio tra queste due proteine è indispensabile affinché non si promuova la formazione di patologie cardiovascolari.

La causa primaria che promuove la malattia cardiovascolare è la formazione della placca aterosclerotica. Livelli elevati di colesterolo nel sangue aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. La lovastatina abbassa la sintesi epatica di colesterolo inibendo competitivamente l’HMG-CoA reduttasi, l'enzima che catalizza la tappa limitante nella via di formazione del colesterolo, partendo dall'acido mevalonico. Una ridotta funzionalità epatica riduce i livelli di colesterolo e favorisce l’assorbimento di lipoproteine a bassa densità (LDL) e riduce il livello di colesterolo in circolazione. Alle dosi terapeutiche, la lovastatina riduce l’LDL nel siero del 29-32%, aumenta i livelli di lipoproteina ad alta densità (HDL) del 4,6-7,3% e diminuisce i livelli di trigliceridi del 2-12%. La lipoproteina HDL conferisce effetti protettivi contro le malattie cardiovascolari mentre i livelli elevati di colesterolo LDL e di trigliceridi sono associati ad un più alto rischio di malattia. La lovastatina è un metabolita lattonico isolato dal fungo Aspergillus terreus che riduce il colesterolo e ha potenziali attività antineoplastiche. Lovastatina viene idrolizzato a forma di beta-idrossiacido attivo che inibisce competitivamente l’enzima 3-idrossi-3-metilgutarrilcoenzima A (HMG-CoA) reduttasi, un enzima coinvolto nella biosintesi del colesterolo. Inoltre, questo agente può indurre l’apoptosi delle cellule tumorali e inibire l'invasività delle stesse e può arrestare le cellule nella fase G1 del ciclo cellulare. Quest'ultimo effetto sensibilizza le cellule tumorali agli effetti citotossici delle radiazioni ionizzanti[1].

Fonti bibliografiche

National Center for Biotechnology Information. PubChem Database. Lovastatin, CID=53232, https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/lovastatin#section=Top (accessed on July 9, 2020)