Freeland in Fiera Sana 2018

Da venerdì 7 fino a lunedì 10 settembre avrà luogo a Bologna la 30a Fiera SANA, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, un’esposizione rivolta al mondo dei prodotti biologici certificati e ai cosmetici naturali per la cura del corpo, che si tiene ogni anno presso la Fiera di Bologna, nella zona settentrionale della città. Grazie alla sua storia, all’ampiezza di pubblico in grado di attirare, il numero e la rilevanza delle aziende presenti, la qualità dei contenuti, i temi affrontati e l’impatto sui media, la fiera SANA è l’evento di maggior prestigio inerente al mondo del biologico e del naturale italiano. È infatti considerata la più importante manifestazione italiana dedicata al meglio della produzione biologica e naturale per l'Alimentazione, la Cura del corpo e il Green Lifestyle.

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Convegno A.r.t.o.i.

Nelle giornate di venerdì 7 e sabato 8 novembre, si è svolto a Roma il sesto congresso A.r.t.o.i. (Associazione Ricerca di Terapie Oncologiche Integrate) organizzato dal dottor Massimo Bonucci, Presidente A.r.t.o.i., in collaborazione con il dottor Massimo Fioranelli, Direttore Centro Studi in Scienze della Vita dell’Università G. Marconi, la dottoressa Alessandra Briganti, Magnifico Rettore dell’Università G. Marconi, il dottor Giuseppe Sabato, Magnifico Rettore dell’Università Popolare di Arezzo, e dall’Onorevole Mario Baccini della Fondazione FOEDUS.

In questi due giorni si è molto parlato delle terapie integrate da associare nei trattamenti oncologici, ma anche come queste siano indispensabili per prevenire manifestazioni neoplastiche; la nostra società ha iniziato a comprendere come la medicina allopatica, ovvero la medicina moderna, sia indispensabile nelle patologie in fase acuta, ma come questa non dia risultati soddisfacenti in caso di patologia cronica (cit. da convegno A.r.t.o.i.).

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La prevenzione dei tumori secondo il dott. Giuseppe Di Bella

Il dott. Giuseppe Di Bella, figlio del discusso Dott. Luigi Di Bella, ci spiga quali possono essere i fattori determinanti per evitare di incorrere in manifestazioni neoplastiche e quali sono i metodi per poter trattarle nel modo corretto.

La sua esposizione inizia spiegando la sostanziale differenza che intercorre tra la diagnostica e la prevenzione. Secondo il dottore Di Bella, l’intera prevenzione, quella basilare, non ha nulla a che vedere con la diagnostica che non è affatto prevenzione. Un esempio è la mammografia a cui si consiglia di sottoporre le donne per individuare o meno la presenza di un tumore; ebbene, questo non è fare prevenzione, ma bensì individuare un tumore se questo è già presente. Inoltre, una società americana di fisiologia ha attribuito alla mammografia annuale, alla pillola anticoncezionale e alla terapia con estrogeni post-menopausa, una parte di responsabilità nella formazione del tumore al seno. Quando si fa una mammografia o una ecografia si cerca di scovare se è presente una formazione neoplastica, ma facendo questo non si fa nulla perché il tumore non inizi; la prevenzione non è questo, la prevenzione è un’altra cosa e cioè mettere in atto tutti i mezzi e creare un equilibrio fisiologico affinché un tumore non insorga.

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Il Metodo Di Bella

Il “Metodo Di Bella” prevede l’utilizzo di un cocktail di sostanze che, sinergicamente, dovrebbero essere in grado bloccare o rallentare lo sviluppo di un tumore. Per descrivere in sintesi e il più chiaro possibile il “Metodo Di Bella”, bisogna basarsi ai due aspetti principali della biologia tumorale. Il tumore ha due caratteristiche essenziali che lo fanno considerare tale e sono:

  • Crescita. È incontrollata, eccessiva, si sviluppa in maniera patologica ed è veloce. La celerità di questa crescita, così come la sua intensità, è molto maggiore rispetto a quella di qualsiasi altro tessuto sano del nostro organismo.
  • Mutazione. Il Dna delle cellule tumorali cambia e cambia anche nel suo programma vitale. L’unità funzionale del Dna sono i geni: l’unità ereditaria fondamentale degli organismi viventi. Le cellule dei tessuti sani reprimono questo processo di mutazione, non permettono che questo possa avvenire perché in un organismo sano le cellule si sono specializzate, ognuna a modo suo, per compiere un determinato compito; il lavoro svolto da queste ultime non deve cambiare, non deve subire cambiamenti, altrimenti andremmo incontro a numerosissime problematiche e non avremmo più la coordinazione e la suddivisione dei compiti che un organismo pluricellulare “sano” deve avere. La cellula tumorale è altamente specializzata in questo procedimento, ha mutazioni continue e rapide che la rendono difficile da eliminare, sviluppa numerose resistenze ai farmacia antineoplastici (ciò spiega l’inefficacia nel tempo di queste terapie) e si possono verificare le recidive, o ricadute, anche a distanza di anni.

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